Algeria: Legge finanziaria 2017, quali settori saranno colpiti dall’aumento delle tasse?


 

di Silvia Burrafato

Il progetto di legge finanziaria 2017 stabilisce  un aumento delle tasse, delle imposte e dei diritti di bollo per colmare parzialmente il crollo delle rimesse petrolifere, in un paese la cui economia si basa proprio sugli introiti derivati dalla vendita del petrolio, che si abbasseranno del 30% rispetto al 2016.

Il testo di questa legge prevede un aumento dell’IVA del 2%: dal 17% al 19% per l’aliquota standard e dal 7% al 9% per l’aliquota ridotta. Lo Stato prevede di aumentare le tasse principalmente sul carburante e sui beni di lusso di importazione, per contribuire alla crescita del suo bilancio dell’80% e quella dei comuni del 20%. Tale misura permetterà alla cassa pubblica di generare un guadagno fiscale di € 9,13 milioni di euro.

Considerata la presenza di investitori stranieri nel paese, la legge finanziaria 2017 si occupa in particolare del settore bancario: le banche straniere che vogliono aprire delle filiali in Algeria potranno detenere il 66% del capitale di un istituto finanziario, attraverso un’operazione d’investimento diretto oppure attraverso la partecipazione nel capitale sociale della banca. Questa mossa di fatto apre la strada per la privatizzazione delle banche pubbliche.

Il disegno di legge definisce l’elenco dei prodotti e dei servizi soggetti a IVA a tariffa scontata (9%) che include 80 tariffe doganali, al fine di conformarsi con l’introduzione della nuova classificazione a 10 cifre.

In base alla probabilità che alcuni materiali e procedimenti possano essere soggetti al tasso normale del valore aggiunto e non al tasso ridotto, è stata predisposta una commissione per identificare i prodotti in questione secondo le indicazioni del testo di legge.

Nel settore immobiliare il testo stabilisce la dipendenza dei redditi provenienti dalla vendita di edifici compiuti e non, prevedendo un tasso costante del 5% sul reddito annuale, mentre sono esenti da questo obbligo gli utili derivanti dalla vendita di un immobile di proprietà per un periodo superiore a 10 anni.

L’affitto delle case singole e delle ville sarà soggetto a un tasso d’imposta sul reddito annuale stimato al 10%, mentre resta al 7% il tasso per la locazione di un alloggio a uso collettivo e il 15% per l’affitto di negozi commerciali o professionali così come l’affitto di una sede per le imprese. E’ stato messo in evidenza che il conduttore e il locatore devono essere concordi sul pagamento di questa tassa.

Il testo stabilisce anche l’abolizione dell’esenzione fiscale sul reddito pubblico/circostanziale riguardo agli affitti per gli studenti.

Dall’altra parte, il progetto stabilisce di aumentare la tassa sulla licenza immobiliare relativa ai permessi di costruzione e i certificati corrispondenti: il prezzo della licenza di costruzione passa da una fascia di prezzo di € 15,6 – € 415 attuali ad una fascia di € 25 – € 622 per gli edifici residenziali e da € 415 - € 1,245 a € 622  – € 1,867 per gli edifici commerciali e industriali.

I prezzi dei certificati di conformità aumentano da una fascia di € 8,3 – € 100 a € 12,5 – € 150 per gli edifici residenziali e da € 50 –  € 166 a € 75 – € 250 per gli edifici commerciali e industriali.

Per consentire l’incasso di 167 milioni di euro, si aggiunge l’aumento della tassa nazionale per il consumo – composta da una parte fissa e da un tasso relativo – per alcuni beni di lusso.

Di conseguenza, questo progetto per la parte fissa stabilisce da € 10,5 al kg a € 14,6  al kg per il tabacco biondo e € 20,5 al kg per le sigarette, mentre il tasso relativo rimane invariato al 10% per ogni pacchetto di sigarette.

L’aumento delle tasse inciderà anche sul costo finale dei veicoli di grossa cilindrata superiori a 2000 cm3 e inferiori a 3000 cm3 (veicoli quattro per quattro, quad, fuoristrada) che subiranno un aumento del 30% , così come i prodotti alimentari considerati di lusso (salmone, banane, ananas, caviale, surgelati importati, kiwi) saranno tassati del 30%. Si avrà anche l’introduzione di una nuova tassa sui nuovi pneumatici importati o localmente prodotti, che sono stimati a € 0,08 per i pneumatici di veicoli pesanti e € 0,04 per i pneumatici di veicoli leggeri. Il tè ed il caffé invece subiranno un aumento del 10%.

Nuovi aumenti sulle tasse dei prodotti petroliferi

Il disegno di legge finanziaria 2017, all’art. 28, propone l’aumento della tassazione sui prodotti petroliferi da € 0,008 a € 0,025 al litro, per il gasolio e i tre tipi di benzina.

La tassa sui prodotti petroliferi riguardo alla benzina super e senza piombo sarà di € 0,075 al litro invece di € 0,05 al litro attuali (vale a dire il 50%), per la benzina normale aumenterà a € 0,067 al litro dei € 0,04 attuali (più del 60%), mentre il prezzo del gasolio passerà a € 0,017 al litro invece di € 0,008 attuale (più del 50%).

In tal modo, i prezzi di vendita al dettaglio per la benzina normale passeranno a € 0,27 al litro (+14,11% rispetto al prezzo attuale), per la benzina super a € 0,30 al litro (+12,94%), per la super senza piombo a € 0,29 (+13,08%) e per il gasolio a € 0,17 al litro (+7,85%) secondo il disegno di legge.

La tassa sui prodotti petroliferi – la cui entrata contribuisce al bilancio dello Stato - aumenterà la cassa pubblica per l’inserimento del valore aggiunto stimato a € 353 milioni di euro di cui € 252 mln soltanto per la tassa sui prodotti petroliferi e € 101 mln di IVA, poiché ogni aumento dei prezzi genera automaticamente l’aumento del valore aggiunto nei prodotti.

Inoltre, un aumento significativo del costo al dettaglio è previsto per gli elettrodomestici (frigoriferi, climatizzatori, lavatrici, televisori). La ragione di questo aumento previsto dalla finanziaria deriva dall’introduzione di una tassa di efficienza energetica su tutte le tipologie di apparecchi, importati o prodotti localmente, che utilizzano i derivati del petrolio per il loro funzionamento. Questo permetterà alla cassa pubblica di beneficiare di almeno € 89 mln di euro (€ 76 mln di tassa sull’energia e € 13 mln di IVA). Le aliquote varieranno dal 5% fino al 60% sulla base della differente categoria energetica del prodotto acquistato. Per i prodotti di importazione questa tassa verrà applicata direttamente dagli uffici doganali. Per i prodotti che non hanno un “consumo ragionevole” di energia verrà applicata una tassa del 45%. In particolare, la manovra specifica che si tratta di lavastoviglie, bollitori, lavatrici, asciugatrici, stufe, barbecue, radio e televisioni.
Per quanto riguarda i diritti sulla tassa del bollo, la legge finanziaria 2017 stabilisce di includere una “procedura accelerata” che permette di rilasciare il passaporto biometrico entro un periodo massimo di 8 giorni dalla data di deposito della richiesta, in cambio del pagamento del bollo del valore di € 207 per il libretto di 28 pagine e € 370 per il libretto di 48 pagine. In caso di perdita del passaporto sia biometrico che normale, il rilascio del nuovo passaporto richiede il pagamento di una tassa sui diritti di bollo di € 83 sotto forma di timbro fiscale  e € 25 per il passaporto collettivo.

Inoltre, la legge finanziaria integrativa stabilisce un pagamento di € 8,3 per rinnovare la carta d’identità biometria in caso di furto o danneggiamento.

Inoltre, la legge finanziaria integrativa aumenta la tassa sulle richieste di registrazione dei prodotti farmaceutici importati o di produzione locale e che sono state introdotte nel 2003.

Questa tassa aumenterà a € 100 (contro i € 33 del 2003) per quanto riguarda il controllo delle quote; a € 250 (contro i € 83 attuali) per il controllo e la conoscenza provata dei prodotti soggetti a registrazione; a € 124 (contro i € 41) per l’analisi e il controllo delle materie prime per questi prodotti.

Queste entrate sono dirette alla finanza comunale, ai fondi di sicurezza e alla solidarietà per i gruppi locali per il 40% ; al fondo nazionale per l’ambiente circa il 35% ; al centro nazionale per la sicurezza oltre il 15 % e ai fondi nazionali per i beni culturali il 10%.

Si ricorda che la legge finanziaria integrativa prevede un aumento del 3,5% della riscossione delle imposte ordinarie nel 2017, che passerà a € 23,6 mln di euro dai € 22,6 mln nel 2016.