Borsa italo-araba: Berlinguer, con Zes verso i grandi mercati


Quello che deve rendere appetibili le Zone economiche speciali (Zes) è la possibilità per chi arriva, o per chi già c'è, di poter fare attività produttive utilizzando gli strumenti della globalizzazione: in primo luogo il porto, e forse anche gli aeroporti, per fare tutto quel lavoro di assemblaggio, lavorazione e produzione di merci che poi sono destinate ai grandi mercati, incluso quello della sponda Sud del Mediterraneo". Lo ha sottolineato il coordinatore della task-force per le Zes di Puglia e Basilicata e componente del cda della Camera di Cooperazione Italo Araba, Aldo Berlinguer, a Bari in occasione della Borsa internazionale delle imprese italo-arabe.

Le Zes della Puglia si affacciano sull'Adriatico e sullo Ionio, con una posizione strategica. E "nel Mediterraneo - ha evidenziato Berlunguer - passa oltre il 20% del traffico marittimo globale", mentre "l'Africa cresce di 60 milioni di abitanti l'anno: è un mondo di opportunità che possiamo cogliere - ha rilevato - e la Borsa di oggi ne è testimonianza". "Nelle Zes - ha sottolineato - ci si può localizzare, delocalizzare, oppure semplicemente aprire una unità produttiva, magari facendo tesoro di accordi con imprese estere".

In questa maniera, ha spiegato, si "avrebbe un duplice vantaggio: da una parte l'impresa italiana che si trova a pochi chilometri di distanza non deve smobilitare, traslocare e andare a posizionarsi nella Zes con tutti i costi che ne derivano. Potrebbe solo aprire una unità produttiva dentro la Zes". "Se lo fa d'intesa con altri imprenditori - ha aggiunto - che magari possono pure garantire l'output di prodotto, quindi la commercializzazione, la distribuzione e la vendita, aprendo nuovi mercati ove dirigere questi prodotti, si ha il duplice vantaggio di creare solo una unità produttiva, magari partecipando nel capitale o lasciando partecipare anche imprese straniere. E aprendo al contempo i canali di distribuzione dei prodotti in quei Paesi che hanno bisogno davvero di tutto".

"Col tasso demografico decrescente che abbiamo in Italia e una domanda che si va affievolendo - ha proseguito - abbiamo bisogno di trovare delle occasioni di vendita, crescita ed espansione anche in questi mercati". "E non - ha concluso - solo subire la parte negativa di questa globalizzazione che non fa sconti a nessuno".

 

(Fonte: Ansa)